L’amore è una realtà meravigliosa,

è l’unica forza che può veramente trasformare il cosmo, il mondo!

(Benedetto XVI)



sabato 6 settembre 2014

1.2 Sessualità

“legare l’amore alla sessualità è una delle idee più bizzarre del Creatore”[1]
La sessualità è la caratteristica propria di ogni persona che si esprime, pensa, agisce, ama come uomo o come donna, in modo differente. La sessualità non si “fa”, perché non è un comportamento, non si “ha”, perché non è un oggetto, un attributo che si può possedere oppure no[2]. La sessualità si “è”: si è uomo o donna. Ogni più piccola cellula del nostro organismo è marcata da un cromosoma che la rende maschile (XY) o femminile (XX). Analizzate un capello del vostro capo o una cellula epiteliale che si disperde continuamente dalla pelle: vi dirà se siete maschi o femmine. In questo senso tutti i rapporti tra le persone sono necessariamente dei rapporti sessuati, anche se i genitali non sono minimamente coinvolti.
Non solo il nostro corpo è differente a livello sessuale, ma anche il modo di ragionare, di sentire, di amare è distinto in maschile e femminile. La parola “sesso” da cui deriva “sessualità” viene etimologicamente da un verbo latino che significa “diviso”, “distinto”, come se l’uomo e la donna fossero stati un unico essere che è poi stato diviso.
La sessualità ci suddivide in due grandi categorie che sono insieme antitetiche e complementari: quella maschile e quella femminile. Senza una relazione tra le due parti, ciascuna rimane incompleta, priva di novità, ricchezza e fecondità.
L’uomo di fronte alla donna si trova ad essere simile, ma diverso a tutti i livelli. Schematicamente possiamo individuare differenze a livello del pensiero: più sintetico e semplice quello dell’uomo, più analitico e complesso quello della donna. Ne deriva che l’uomo è solitamente più esteriore e la donna più interiore, l’uomo più introverso e la donna più estroversa. Questa diversità nel modo di pensare, di riflettere, di risolvere i problemi rientra nel campo della sessualità.
In modo differente vengono espressi anche i propri sentimenti: con più forza e aggressività nell’uomo, più dolcezza e affetto nella donna; concentrato sul corpo l’uomo, sui sentimenti la donna. A livello degli organi genitali quelli dell’uomo sono esterni, in penetrazione, quelli della donna sono interni, in accoglienza. L’uomo è caratterizzato da una immediata eccitazione, la donna da una lenta eccitabilità. Inoltre è diverso il modo di cogliere i valori, di vivere la dimensione spirituale. Anche questa diversità è un aspetto della sessualità[3].



[1] M. Kundera, L’insostenibile leggerezza dell’essere, Adelphi, Milano 1984, p. 299.
[2] Essere o avere? Siamo il nostro corpo o abbiamo il nostro corpo? E’ la parte di noi che ci permette di esprimerci e relazionare con gli altri o è solo uno strumento che posso usare a mio piacimento? Sembra una distinzione di poco conto, ma se chiediamo ad una persona: “Che cosa vuol dire per te essere maschio o femmina?”, la maggior parte delle volte risponderà: “Significa avere l’apparato genitale maschile o femminile”. La risposta ovviamente non è sbagliata, ma riduttiva, e se la domanda faceva leva sul verbo essere, la risposta viene formulata col verbo avere. E’ un segnale di come viviamo nella cultura dell’avere anziché dell’essere, degli oggetti da consumare anziché dei soggetti da amare. La cultura dell’avere mette in risalto la genitalità, l’istinto, il piacere; quella dell’essere la sessualità come relazione d’amore, fonte di gioia, espressione integrale della persona che è corpo, mente, cuore e anima. La cultura dell’avere vede nell’altro un frutto da cogliere, da possedere, da usare. Quella dell’essere vede nell’altro un frutto di cui nutrirsi, ma soprattutto da contemplare, da rispettare.
[3] Un’attività molto interessante da proporre a gruppi di adolescenti è quella di dividerli in maschi e femmine e farli rispondere a queste semplici domande che evidenziano il modo diverso di rapportarsi tra loro e con la società: “quali sono, secondo voi ragazzi, i difetti che le ragazze vi rinfacciano? Quali sono le cose che apprezzano maggiormente di voi ragazzi? Quali sono le cose che voi apprezzate delle ragazze e quali non sopportate o vi infastidiscono?”. Ovviamente le ragazze risponderanno alle stesse domande, ma a ruoli invertiti. Ne conseguirà una discussione animata e molto stimolante!

Nessun commento:

Posta un commento