L’amore è una realtà meravigliosa,

è l’unica forza che può veramente trasformare il cosmo, il mondo!

(Benedetto XVI)



lunedì 27 ottobre 2014

Piccolo intermezzo cinematografico

Un esempio cinematografico della capacità di spendersi gratuitamente per l’altro e dell’accoglienza di questa logica della gratuità lo troviamo nel Breve film sull’amore di Krzysztof Kieslowski (1988)[1]. Il film è entrato anche, lievemente modificato, come sesto episodio del celebre Decalogo del regista polacco. Tutto il film ruota attorno all’innamoramento di un giovane, Tomek, per la bella e spregiudicata Magda, che consuma la sua vita passando da un amore all’altro, poiché non crede che l’amore possa esistere. E’ questo quello che troverà nella relazione con Tomek disposto a sacrificare anche la sua vita pur di farglielo capire. Le difficoltà e le resistenze che Magda manifesta verso Tomek sono un’efficace rappresentazione del processo sofferto e gioioso nello stesso tempo di purificazione e di accoglienza dell’amore autentico, reso possibile, qui in modo evidente, dalla passione, in tutti i sensi, di Tomek, immagine simbolo del Cristo, per lei.



[1] Per un commento cinematografico e simbolico del film cfr. A. Spadaro, Una lettura teologica di “Breve film sull’amore” di K. Kieslowski, Guaraldi, Rimini 1999, disponibile anche come e-book scaricabile gratuitamente presso il sito dell’autore (fra l’altro direttore de La Civiltà Cattolica): http://www.antoniospadaro.net/kieslowski.pdf

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